Thursday, March 17, 2016

La maschera del silenzio


Riuscirai a vedere da dove vengono, in che direzione vanno, anche se non saprai da chi vanno, o se qualcuno li attende. Tantomeno capirai se, non sapendo dove andare e da chi andare, girano in circolo e quindi ti ripasseranno davanti agli occhi, prima o dopo.Potrai cogliere il loro muoversi, indeciso o tentennante. Magari vedrai se si fermano, e quanto, ad osservare ed in che direzione, ma non chi.Oppure avranno lo sguardo rivolto nel vuoto,il vuoto del silenzio.Ma non vedrai i loro visi, nè saprai se sono tristi o lieti, o se,magari, aspettano soltanto un buongiorno per iniziare a sorridere, o se sono persi nei loro pensieri o nei loro problemi così intensamente da non vedere niente di cioè che li circonda e rimangono isolati nella loro solitudine/silenzio.Non potrai leggere il loro cuore, la loro anima.Solo uomini e donne totalmente, pienamente, anonimi ed illeggibili in questa societa' vuota.Al massimo sentirai solo il brusio di questa massa inquieta che si agita in un modo che appare indistinto ed incomprensibile.Ed è inutile gridare per richiamare la loro attenzione, per far alzare loro la testa, così da poterli vedere. Tu sei troppo lontano perché ti sentano, troppo lontano per vederli bene.La loro solitudine e il loro silenzio non lo puoi o non lo vuoi percepire quasi fosse una vergogna.Occorrerebbe scendere in mezzo a loro per sentire se parlano o se stanno in silenzio. Per vedere se i loro volti sono tristi o lieti, e sempre con il dubbio se non sia una gioia od una tristezza di facciata un po' come diceva Pirandello (mica e' cosi' facile vedere se questi "ultimi" vestono una maschera per non fartti percepire il loro dolore che spesso ignori). . Per vedere se li conosci o se sono per te esimi sconosciuti.Per vedere se i loro occhi sono pieni di lacrime. E forse non riusciresti a capire nemmeno da vicino.Forse non vedresti le lacrime silenziose, nascoste, soffocate, quelle che non escono dagli occhi perché scorrono dentro….tra la testa e il cuore o muoino ancora prima nel loro IO.Lacrime amare che se provassi una volta a versarle proveresti tanto dolore da diventare sordo dallo stesso dolore.Forse non vedresti quelle lacrime piccole, appena accennate ma che scorrono sulle gote, nei solchi antichi lievi o profondi di un dolore costante,sulle rughe non dovute dalla vecchiaia ma dal dolore un invecchiamento precoce che e' bene isolare altrimenti gli altri cosa penserebbero?Forse non vedresti quelle lacrime copiose che escono da ferite dell’anima, ferite non rimarginabili se non da una mano amica che inaspettata ti accarezza dolcemente la testa,o il viso che ti stringe la mano tremante fortemente, che ti abbraccia quasi da toglierti il respiro e non ti lascia senza prima averti sanato.E come capire certe grida di dolore o di rabbia acute ed intense?O come capire certi terribili silenzi?Non e' come far uscire dalle carceri del silenzio chi ne è prigioniero? Come abbattere i possenti muri che racchiudono la mente, lo spirito ed il cuore, aiutando ad evadere chi c’è finito dentro? Come aprire il bozzolo per far uscire la crisalide?Come capire se chi ti sta vicino ama semplicemente il silenzio come alternativa al rumore o non riesce più a parlare non riesce piu' ad essere parte di quella societa' attiva/frenetica dal quale si e' dovuto isolare?Fermati, fermiamoci. Intorno c’è gente che non parla, non vede, non ascolta; gente che è chiusa nei propri problemi spesso facilmente comprensibili( basta guardarla negli occhi, nelle mani), facilmente risolvibili.Non inseguire chi vive nella torre dorata dalla quale non vede nessuno, forse nemmeno se stesso! In quella torre non c’è posto per te!Ricorda che dare quando si ha è sempre il principio e la condizione per poter ricevere quando si manca! Per dare o per ricevere occorre sempre stendere la mano!Ed infine, sii sempre vivo in te stesso, per poter essere vivo nel mondo. Sii sempre vivo anche quando intorno a te ci sono tanti morti(nel dolore della vita)!Solleva la maschera di chi ti sta accanto! E poi guarda se per caso la porti anche tu!

"Condizione di chi vive solo, in modo permanente o per un lungo periodo, ricercata 
per acquisire pace interiore o subita per assenza di affetti o appoggi materiali"

C'è un silenzio del cielo prima del temporale, 
delle foreste prima che si levi il vento, del mare calmo della sera, 
di quelli che si amano, della nostra anima, 
poi c'è un silenzio che chiede soltanto di essere ascoltato.

Io trascorro la mia vita in quella solitudine 
per noi tanto penosa nella gioventù, 
ma così gradita negli anni della maturità.

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